La logica dichiarativa di GIB

Metodo di descrizione licitativa di GIB

Caratteristiche di una mano

GIB descrive le mani utilizzando al suo interno le seguenti caratteristiche:

  • Punti onore (PO) secondo la scala 4321
  • Punti totali = PO + punti da corta (vuoto=3, singolo =2, doubleton=1 – sottrarne uno per ogni colore corto contenente punti onore)
  • Lunghezza dei colori
  • Qualità dei colori
  • Totale perdenti
  • Fermi nei colori
  • Onori maggiori mostrati o negati in ogni colore

Qualità dei colori

  • carte

esattamente 3 carte

  • carte

esattamente 4 carte

licitabili

5+ carte, o 4 carte + 3 dei 5 onori o Asso o Re

rilicitabile

licitabile + 1 carta rilicitabile due volte rilicitabile + 1 carta rilicitabile forte

rilicitabile 2 volte con 4 o 5 onori o AKQ

6 carte solide AKQ10xx or AKQJxx 7 carte solide AKQxxxx

8 carte solide

AKJxxxxx or AKxxxxxxx o meglio

Fermi

senza fermo

nessuna delle combinazioni sottostanti

mezzo fermo

lunghezza + PO = 4 (Qx or Jxx)

probabile fermo

lunghezza + PO (Kx o Qxx) (somma almeno 5)

fermo

A, QJx, 5+ PO, o lunghezza + PO (somma almeno 6)

doppio fermo

Onori

lunghezza + PO (somma almeno 8)

Cue bid, risposte alla Blackwood e qualche altra licita (per es. appoggio con tentativo di manche a colore) indicano o negano varie combinazioni di onori in un colore. GIB spiega questo concetto descrivendo il minimo degli onori che può avere e/o gli onori negati. Per esempio, se durante le cue bid salta il gradino del 4♣ per licitare 5♦, mostra l’ A ♦ e non l’A♣.

Quando mostra una combinazione di onori, potrebbe anche avere ulteriori valori. GIB per calcolare il valore degli onori usa una scala a base 8-4-2-1: Asso = 8, Re = 4, Dama = 2, Fante = 1. Se mostra KQ in un colore, la somma è 4+2 = 6, ma questo è il minimo che possiede; se invece avesse l’Asso, varrebbe 8 da solo. Tutto questo è simile alla vecchia valutazione di combinazioni di onori definita “prese rapide” (A e KQ quando mostra qualche combinazione di onori, potrebbe essere migliore ed essere considerate come 1 presa rapida).

Come sono utilizzate queste caratteristiche

Queste caratteristiche sono utilizzate nelle regole licitative in due modi:

  1. La mano del robot, più quanto mostrato dagli altri giocatori, è in linea con i requisiti della licita? Questo è il criterio.
  2. La licita che tipo di mano mostra? Questa è definita specifica.

Si potrebbe pensare che sia la stessa cosa (se prevede un colore quinto, deve sempre mostrare un colore quinto o più), ma non sempre è così. Per esempio la Stayman può essere utilizzata in varie mani e quindi non descrive qualcosa di specifico. Quando il criterio incorpora quanto già mostrato dal compagno, per il software è difficile dedurre da questo le specifiche e quindi sarà necessario immetterle in modo esplicito.

Quando durante una partita con i robot si passa il mouse su una licita, la descrizione è prodotta secondo le specifiche di tutte le regole in linea con la licitazione.

Descrizioni derivanti da regole multiple

Può capitare che risultino due regole licitative diverse nella stessa licita. Per esempio, se il compagno apre di 2 debole, si potrebbe saltare a manche con mano debole e appoggio quarto (questo tipo di licita è basata sulla Legge delle prese totali), oppure anche con l’appoggio di due carte e mano forte (perchè si considera di poter realizzare il contratto). Quando si combinano regole come questa, si utilizza il criterio minimo di ogni caratteristica mostrata.

Nell’esempio appena mostrato, la regola per le mani deboli mostra: punti totali = 4+, lunghezza = 4+, mentre la regola per le mani forti mostra: punti totali = 16+, lunghezza = 2+. GIB non è in grado di descrive una mano specificando “questo o quello” e quindi mostrerà il denominatore comune minore di ogni caratteristica: 4+ punti totali, 2+ carte. Questo significa che la mano contiene almeno 4 punti e come minimo l’appoggio di due carte, anche se non può avere il minimo di entrambi allo stesso tempo. Purtroppo non c’è modo di sapere se è questo quello che si intende.

Descrizioni derivanti da licite multiple

Quando un giocatore durante la licita ha effettuato licite multiple, ognuna di esse contribuisce a fornire specifiche ed esse risultano da una combinazione che considera il massimo di ogni caratteristica. Quindi se un giocatore effettua una licita che mostra 5+ cuori e in seguito effettua una licita che ne mostra solo quattro, risulterà ancora che ne ha mostrate 5+.

Descrizioni contenenti caratteristiche collegate

Talvolta capiterà di vedere descrizioni che potrebbero risultare confuse come per es. 5+ ♦, 3-carte a ♦. La domanda sorge spontanea: come è possibile che allo stesso momento ci sia un colore terzo e avere 5+ carte?. La spiegazione è che si tratta di due differenti caratteristiche: 5+ è da intendersi come caratteristica di lunghezza, mentre 3-carte come caratteristica di Qualità. Anche se esse sono in relazione (un colore quinto è sempre almeno licitabile), GIB quando descrive una mano non tiene conto di questa relazione. Se una licita mostra la lunghezza del colore, mentre un’altra mostra solo la qualità del colore, la descrizione finale le mostrerà entrambe come se fossero mostrate dalle rispettive licite. Come affermato in precedenza, l’intento è quello di ottimizzare ogni caratteristica tenendo conto delle molteplici licite che mostrano quella caratteristica ma le differenti caratteristice non sono riconciliate anche se sono in relazione.

Perchè le mani del robot non sempre corrispondono alla descrizione?

Quando un giocatore gioca a bridge non si limita a licitare in modo meccanico; il giocatore per trovare licite migliori ricorre alla propria valutazione o cerca di colmare le lacune del proprio sistema. Sarebbe bello poter far valutare GIB in questo modo ma si tratterebbe di un’intelligenza artificiale piuttosto avanzata. Come accade con vari programmi per computer legati al gioco (per esempio programmi di scacchi che battono regolarmente i grandmaster), la bruta potenza di calcolo è sostituita dal ragionamento. Molte delle regole di GIB consentono di mettere in campo le simulazioni.

GIB inizia cercando la licita corrispondente tra le proprie regole licitative (questa è definita “licita da libro”). Se sono consentite le simulazioni, il programma allora effettua alcune modifiche alla propria mano (aggiungendo una carta a ogni colore, aggiungendo/sottraendo alcuni punti totali) trovando in questo modo la licita da libro per tali mani simili. In seguito distribuisce la carte agli altri giocatori in modo tale che siano coerenti con il resto della licitazione. Per ogni mano e licita possibile il programma fa due cose:

  1. Determina come probabilmente proseguirà la licita se effettua una determinata licita (per evitare una complessità esponenziale, il programma per la prosecuzione considera solo licite da libro e non cosa accadrebbe con le simulazioni successive), e
  2. Calcola il risultato a doppio morto del contratto finale determinato nella fase 1.

In seguito il programma seleziona la licita il cui valore previsto sia il maggiore rispetto alle mani degli altri giocatori. Questo tiene in considerazione il tipo di conteggio usato; in questo modo si può ragionare in termini di regole generali tipo “quando si gioca a squadre e si è in zona le manche devono essere chiamate in modo più aggressivo”. La descrizione che appare è frutto delle indicazioni fornite dalla licita scelta; tutto questo corrisponde alla regola standard sulle informazioni da fornire a bridge: si devono descrivere i propri accordi e non la mano reale.