GIB non utilizza le stesse regole e linee guida alle quali siamo abituati
È difficile descrivere con precisione come difende GIB. Non utilizza le stesse regole e linee guida alle quali siamo abituati, ma segue invece una metodologia “empirica”: simula una serie di mani coerenti con la dichiarazione utilizzando un’analisi a doppio morto per individuare il risultato medio di ciascuna giocata e seleziona la migliore giocata. Talvolta questa simulazione porta allo stesso risultato della giocata effettuata da un giocatore “umano”, ma ciò non accade sempre. Quando deve scegliere la carta tra giocate equivalenti, GIB seleziona quella basata sulle convenzioni di gioco (“Signalling Conventions”).
GIB non interpreta i vostri segnali, ma utilizza simulazioni basate sulla dichiarazione. Ad ogni modo, assume che l’attacco di onore provenga da una sequenza.
GIB di solito attacca passivamente nei contratti a SA (Winning Notrump Leads). Non date per scontato che l’attacco provenga dal colore più lungo; per questo spesso GIB non ritorna nel vostro colore di attacco come farebbe un umano.
Nei contratti a colore GIB attacca frequentemente di singolo o doubleton per cercare di ottenere il taglio, anche nel colore dichiarato dagli avversari (Winning Suit Contract Leads).
GIB non usa alcuna convenzione nello scarto. Tende a scartare “in sicurezza”. Se ha ancora atout, scarta dal corto; altrimenti dal lungo.
Quando tenta di vincere in terza mano gioca la carta più bassa della sequenza. Negli altri casi dà il conto (alta = pari), tranne se ha un doubleton con due carte equivalenti: sceglie casualmente.